Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

ShareNow, passo indietro del car sharing in America e Europa

Stop in molte città. Avanti a Milano, Torino e Roma

Redazione ANSA MILANO

Un passo indietro sul car sharing da parte di ShareNow che sta fermando la propria attività in diverse città. Il colosso tedesco, nato dalla fusione tra Car2Go e Drive Now, ha infatti deciso di ripensare la propria attività in Nord America ma anche in Europa, a partire dal prossimo 20 di febbraio, quando le Smart, le Mini e le Bmw in flotta smetteranno di circolare a Montreal, New York, Seattle, Washington e Vancouver, ma anche a Firenze, Londra e Bruxelles.

A spingere verso la decisione, da un lato l'esaurirsi di una iniziale corsa al business del car sharing che oggi è stato affiancato anche da altre soluzioni in città (dalla mobilità elettrica su scooter ai monopattini, passando per altro ancora), e dall'altro i conti che hanno cominciato a non tornare in alcuni territori. In Italia, ShareNow ha una flotta di tre mila auto distribuite tra Firenze, che interromperà il servizio a febbraio, Torino, Milano e Roma, dove invece il car sharing proseguirà. Il primo stop in territorio italiano arriva appunto dal capoluogo toscano, dove l'esperimento era stato lanciato con successo solamente cinque anni fa. Proprio a Firenze, anche a fronte di un numero altro di utenti registrati al car sharing di ShareNow, la città pare essersi rivelata troppo piccola e poco trafficata rispetto ad altre italiane, quindi con costi di una corsa media troppo bassi. Il ripensamento generale sullo stato del car sharing cittadino, in Europa colpirà anche Londra e Bruxelles. A livello globale, invece le città più redditizie per Share now e che per il momento non subiranno cambiamenti, risultano essere Berlino (con 2.600 auto), Milano (1.500) e Parigi (800). Nella sua breve storia lo sharing auto gestibile tramite App ha già visto nascere inediti competitor: non solo i servizi Uber ma soprattutto quelli di micromobilità a costo ridotto per gli utenti finali (eBile e Monopattini, eScooter).

Per i passaggi futuri, resta ora da vedere quali saranno gli ulteriori sviluppi in tema di mobilità delle regole locali e globali, oltre che dalla tecnologia che sarà disponibile negli anni a venire. 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie