(ANSA) - ROMA, 20 SET - L'Europa deve fermare le vendite di
auto diesel e a benzina entro il 2030 per poter raggiungere i
suoi target climatici ed avere qualche possibilità di limitare
l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi centigradi
rispetto ai livelli preindustriali. Lo sostiene un'analisi del
Centro aerospaziale tedesco (Dlr) commissionata da Greenpeace.
Per avere il 50% di probabilità di riuscire a contenere il
riscaldamento terrestre a 1,5 gradi, le auto a benzina e diesel
dovranno uscire dalle concessionarie al massimo nel 2030,
seguite dalle ibride plug-in nel 2035. I veicoli con
motorizzazioni tradizionali, inoltre, dovranno essere banditi
dalle strade a metà degli anni Quaranta, e gli ibridi nel 2050.
Gli esperti offrono anche la ricetta per avere il 66% di
probabilità di non sforare gli 1,5 gradi di aumento del
termometro mondiale: stop alle vendite di auto a benzina e
diesel nel 2025; alle ibride nel 2028.
Il rapporto - evidenzia Greenpeace - chiarisce anche che il
numero delle auto a benzina e gasolio circolanti sulle strade
europee dovrà ridursi dell'80% entro il 2035 e che, a meno di
politiche attive e drastiche che anticipino ulteriormente la
scomparsa dei veicoli 'fossili', le auto con motori a
combustione interna rimarranno tra le flotte europee fino ai
primi anni Quaranta.
"Il phase out dei motori 'fossili', alimentati con i derivati
del petrolio, non solo avrà effetti positivi per il clima ma
aiuterà significativamente a ridurre la crisi sanitaria che
viene dall'inquinamento atmosferico, migliorando la nostra
qualità della vita", osserva Andrea Boraschi, responsabile della
campagna Trasporti di Greenpeace Italia.(ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ariya sarà crossover Nissan più aerodinamico di sempre
