Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Per molti fleet manager le elettriche adatte solo alla città

Studio evidenzia preferenza nelle 'green' per gas e ibride

Redazione ANSA

ROMA - Per molte imprese italiane dotate di parchi auto, quando si parla di vetture ecologiche l'attenzione va principalmente su macchine ibride e mezzi alimentati a gas, mentre gli elettrici puri vengono relegati in secondo piano, perché ritenuti più adatti a un impiego prettamente urbano. A rivelare questo comportamento sono i risultati della ricerca "Guidare il cambiamento, le energie alternative sono una priorità per le flotte?", effettuata dall'Osservatorio sulle tendenze della mobilità aziendale (CVO) di Arval Italia, in collaborazione con Econometrica.

L'analisi, basata sulle risposte di 200 fleet manager di società italiane, evidenzia come oggi le "green" più conosciute siano ''le ibride, a benzina (82%) o a gasolio (53%), con le elettriche plug-in prese al momento in considerazione solo da un operatore del settore su cinque".

Lo studio, che si basa sulle interviste effettuate a 200 gestori di parchi veicolari di società italiane, evidenzia come il 93% del campione ritenga "l'auto elettrica più consona a un uso prettamente urbano, optando ancora per alimentazioni a gas (metano o GPL) sulle percorrenze più lunghe".

Sul fronte ambientale, "due aziende su tre (67%) - si legge nella nota di commento - sono impegnate nella riduzione dell'impatto della propria flotta, ma solo la metà di esse ha già sviluppato un piano d'azione concreto e condiviso, che talvolta include anche la realizzazione di un distributore aziendale".

Alessandro Torchio, responsabile "consulting e corporate" di CVO, sottolinea come "in termini di volumi, è ancora marginale il contributo delle vetture 'ecosostenibili' alle flotte aziendali: si passa dall'1,3% di quelle alimentate a GPL ed elettriche al 2,6% delle ibride, fino al 5% delle vetture a metano. Peraltro, solo in un'azienda italiana su tre sono già oggi presenti mezzi con alimentazione alternativa".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie