ROMA - Non si placa negli Stati Uniti la polemica innescata da Elon Musk, boss di Tesla, che ha invitato il Governo del suo Paese a cancellare i sostegni dati all'acquisto di modelli elettrici. Forte dei risultati ottenuti da Tesla nel primo quadrimestre del 2017 Musk, durante la recente conference call con gli analisti, ha infatti chiesto al Congresso Usa di ''abolire immediatamente i contributi federali che vengono erogati negli Stati Uniti per le auto elettriche''. ''Gli incentivi ci provocano svantaggi, in quanto Tesla ha raggiunto il successo nonostante gli aiuti e non grazie ad essi'', ha precisato il boss dell'azienda di Palo Alto. Nel ribadire che Tesla non ''sopravvive grazie a sovvenzioni governative e crediti d'imposta'', Musk ha anche detto che ''l'argomento incentivi vale più per le altre Case e, quindi, Tesla starebbe meglio se non ci fossero''. La richiesta di Musk, ribadita nell'incontro con gli analisti, è dunque quella che il Congresso degli Stati Uniti decida di cancellare il contributo di 7.500 dollari per ogni auto elettrica venduta e di comprendere in questa decisione anche le ulteriori sovvenzioni della California per gli ZEV (Zero Emission Vehicles). ''Che mi importa - ha detto il boss di Tesla - se Ford, GM e Fiat Chrysler non venderanno più modelli elettrici se verranno cancellati gli incentivi. Otterranno il vantaggio di abbassare il fatturato e pagare quindi meno imposte che in ogni caso saranno inferiori a quanto perde il Governo con i crediti ottenuti acquistando auto elettriche''. Negli Stati Uniti il meccanismo dei crediti fiscali agevola le auto elettriche o ibride plug-in per un massimo di 7.500 dollari, a cui i singoli Stati possono aggiungere sovvenzioni o altre forme di sostegno.
In California, ad esempio, la cifra è legata, per i privati, al reddito annuale e può arrivare, a seconda degli scaglioni e della data di immatricolazione, fino a 7.000 dollari aggiuntivi.