ROMA - La tecnologia di proiezione 3D sta per entrare nelle catene di montaggio Audi. La Casa di Ingolstadt conta di terminare entro i prossimi mesi la messa a punto di una tecnica che prevede l'ottimizzazione dei processi produttivi dei nuovi veicoli grazie alla realtà virtuale. Prima ancora che il veicolo entri nella fase di pre produzione, infatti, i tecnici e gli operai della Casa tedesca potranno simularne l'assemblaggio per verificare sia le metodiche più veloci e corrette sia quelle che risultano più vantaggiose a livello ergonomico per gli operai stessi, a tutto vantaggio della qualità del lavoro. Il nuovo processo sfrutta il cosiddetto sistema CAVE (Cave Automatic Virtual Environment) che prevede la proiezione dei pezzi da assemblare sul pavimento e sulle pareti di una speciale stanza, in cui viene ricreato un ambiente di lavoro virtuale dove gli ingegneri possono ''immergersi'' con speciali occhiali 3D. Al momento, per muovere i pezzi viene utilizzato un controller simile a quelli usati per i videogame ma a breve è prevista l'introduzione di dispositivi di controllo gestuali. Al riguardo Katharina Kunz, ingegnere addetta allo sviluppo della ''virtual validation'', chiarisce: ''Il nostro obiettivo futuro è rendere più intuitivi la presa e lo spostamento dei componenti'' e per questo il team sta testando anche dei braccialetti con sensori con tecnologia derivata sempre dai videogames, che siano in grado di registrare sia i movimenti da compiere sia gli sforzi muscolari richiesti agli operai.