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Lotus Evija, bianca come la Esprit di James Bond

Servizio fotografico celebra l'auto-sottomarino di 007

Redazione ANSA MILANO

Dalla Esprit di 007 negli anni Settanta alla Evija di oggi. Lotus ha voluto celebrare una delle automobili più famose della storia del cinema, ovvero quella Esprit S1 che con James Bond andava anche sott'acqua nelle scene di '007, La spia che mi amava', mettendola a confronto, in senso fotografico, con la contemporanea hypercar completamente elettrica e nel medesimo colore bianco. A suo tempo, il direttore della fotografia incaricato per il film, Claude Renoir, ha insistito sul bianco per rendere l'auto splendente sotto la luce del sole mediterraneo (e sotto le sue acque limpide). "Il ruolo di Lotus nel film di Bond - ha commentato Don McLauchlan di Lotus a proposito della partecipazione alla pellicola - è stato un pezzo di storia del cinema. Ci è costato 17500 sterline ma sono stati soldi ben spesi".

Prima che la Lotus Esprit fosse scelta come auto di 007, il capo delle PR della Lotus, Don Mclauchlan appunto, stava cercando di far entrare una Lotus Europa nella serie TV dei 'New Avengers', ma fu anche informato che i produttori di Bond stavano cercando un'auto che potesse diventare un sottomarino. Allora il PR fece portare un Esprit rosso davanti agli studi dove lavorava la produzione di 007, lasciandola parcheggiata davanti alla porta principale, dove tutti i dirigenti avevano i loro uffici. Per incuriosire ulteriormente, Don ha fatto rimuovere dalla vettura qualunque marchio. L'operazione portò i suoi frutti e il resto è storia del cinema. Don e altri della Lotus trascorsero diverse settimane sul set in Sardegna durante l'estate del 1976 e registrarono il periodo con fotografie e numerosi dietro le quinte.

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