Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Auto dall'estero senza pagare Iva, sequestro nel Casertano

Conti correnti, auto e beni titolare società. Indagine della GdF

Redazione ANSA CASERTA

La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro, su ordine del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, conti-correnti e beni - tra cui quattro auto - per un valore di 165mila euro intestati alla società Punto Cars, con sede a Recale (Caserta), operativa nella vendita di autovetture; sotto chiave anche i beni del titolare. Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato le indagini, la Punto Cars si sarebbe servita di società fittizie, cosiddette "cartiere" (i titolari sono stati denunciati), per importare auto dall'estero e non pagare l'iva, tra il 2014 e il 2016; uno scopo illecito raggiunto soprattutto mediante l'emissione di fatture per operazione inesistenti per quasi 800mila euro. I finanzieri hanno anche scoperto, dall'analisi della documentazione acquisita presso gli uffici della Motorizzazione Civile, che la società utilizzava un secondo altro modus operandi per immatricolare le vetture, ovvero presentava una dichiarazione dell'acquirente che affermava di aver acquistato l'auto direttamente dal venditore estero, e non da Punto Cars, come era effettivamente avvenuto. Le dichiarazioni sono state poi disconosciute dagli acquirenti, convocati dai finanzieri per chiarire eventuali loro complicità nella frode. Le auto, è emerso, venivano acquistate da Punto Cars che falsificava la documentazione consegnata agli acquirenti. 
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie