Era specializzata nei furti di Suv Range Rover, di cui riuscivano a neutralizzare il sistema di allarme, la banda di ladri smantellata a Bologna dalla Polizia, che ha arrestato otto persone accusate di nove 'colpi' riusciti (con un bottino stimato in quasi 500mila euro) e altri quattro tentati, fra marzo e maggio dello scorso anno. L'indagine della squadra Mobile, coordinata dal Pm Bruno Fedeli, è partita da un incidente stradale avvenuto a fine marzo 2018. Un Range Rover, rubato poco prima in zona Paladozza e inseguito dalla Polizia, andò a schiantarsi contro la colonnina in muratura di un palazzo in via Cavalieri Ducati.
Nell'inseguimento un agente rimase ferito, ma uno dei due ladri che erano a bordo del fuoristrada, un 35enne napoletano, venne catturato. Da quell'arresto gli investigatori hanno avviato le indagini che hanno portato all'individuazione dell'intera banda. In carcere, raggiunti da ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip di Bologna Gianluca Petragnani Gelosi per concorso in furto aggravato, sono finiti cinque napoletani e un casertano, inoltre un siciliano e un pugliese residenti a Bologna, età fra 29 e i 42 anni, tutti già con precedenti. I due 'bolognesi', secondo gli investigatori, non si limitavano a dare un appoggio logistico ai complici campani, ma avrebbero anche partecipato ad alcuni furti. Entrambi inoltre risultano lavorare in un'autofficina.Per rubare i fuoristrada, tutti di marca Range Rover, i ladri agivano in pochi minuti: prima infrangevano un finestrino, poi collegavano un pc portatile alla centralina per disattivare l'antifurto e avviare il veicolo. Il computer non è stato ritrovato. (ANSA).