ROMA - Porsche celebra il proprio 70mo compleanno con un poderoso balzo in avanti dei suoi esemplari da collezione che, senza raggiungere i valori planetari dei modelli di Maranello, sono entrati nella fascia più alta dei risultati delle aste specializzate. Fa certamente notizia il fatto che nello scorso week end, in occasione dell'evento organizzato da RM Sotheby's al Porsche Experience Center di Atlanta, si sia raggiunto un totale di 25,8 milioni di dollari di vendite, con una minima percentuale (solo l'8%) di lotti non assegnati. I titolo di Porsche dei record - almeno restando in questo evento e nelle ultime aste dedicate alla Casa di Stoccarda - è andato ad una rarissima 959 Paris-Dakar del 1985 - uno dei sette esemplari costruiti, di cui 4 rimasti alla Porsche perché usati per la sperimentazione - che ha raddoppiato il valore di stima ed è stata assegnata da un fortunato quanto danaroso collezionista per 5,945 milioni di dollari. La 959 Paris-Dakar numero di telaio 010015 era stata pilotata da René Metge, tre volte vincitore di questo massacrante rally raid. Altro risultato oltre ogni aspettativa è quello ottenuto dalla vendita dell'unica Porsche 911 con motore raffreddato ad aria (una turbo serie 993) uscita ufficialmente dalla fabbrica nel 2018. Questa auto, chiamata Project Gold per il colore oro della carrozzeria, è stata infatti battuta a 3,415 milioni di dollari, diventano così la Porsche nuova di fabbrica più cara nella storia dell'azienda. Costruita dal reparto Classic a Zuffenhausen, è stata assemblata in sei mesi di lavoro utilizzando 52mila pezzi originali della Porsche, presenti nei magazzini dei ricambi, e assemblandoli con le stesse tecnologie del tempo. Il motore 6 cilindri boxer 3.6 con grande ventola di raffreddamento e lubrificazione con doppio radiatore, eroga 450 Cv, 40 in più dell'originale, per effetto dei progressi fatti negli anni nei sistemi elettronici di controllo dell'iniezione e della sovralimentazione.