ROMA - Mentre l'uragano Harvey si sposta minacciosamente verso altre zone del Globo, con il ritiro delle acque dalle zone alluvionate del Texas Autorità ed esperti stanno quantificando gli ingentissimi danni, scoprendo però anche truffe e altre situazioni di sciacallaggio vero e proprio che hanno coinvolto soprattutto il settore automotive. Secondo le ultime stime sale il numero dei veicoli che Harvey ha danneggiato, in molti casi in modo irreparabile - si parla di oltre 600mila fra auto, pick-up e mezzi pesanti - e contemporaneamente si ha notizia di vergognose speculazioni da parte delle autogru dei servizi di soccorso stradale ai danni del cittadini rimasti bloccati nelle strade allagate. Secondo Mark Hanna, portavoce dell' Insurance Council Texas, si è trattato di veri e propri 'ricatti' con utenti costretti a pagare da 4 a 5mila dollari per riavere i loro mezzi abbandonati per strada. Proprio gli assicuratori dello Stato, attraverso la loro associazione, hanno consigliato gli automobilisti di leggere con grande attenzione i moduli per richiedere questi servizi di recupero, numerosissimi ormai da giorni (la stima è che siano già state avviate 100mila pratiche di indennizzo per i veicoli alluvionati). Nel riferire di questo problema il quotidiano Detroit News ricorda anche come - nel complesso della situazione meteo del Paese, spesso soggetta a violente precipitazioni e conseguenti alluvioni - sia elevato il numero delle auto e dei pick-up che, ogni anno, vengono danneggiati e poi rimessi sul mercato spesso senza informare gli acquirenti. Secondo Carfax, uno dei maggiori specialisti Usa del settore usato, nel 2016 sono stati ben 271.404 i veicoli alluvionati rimessi in circolazione in quel mercato, dopo essere 'transitati' attraverso una filiera che sfrutta i bassi prezzi a cui possono essere acquistati inizialmente e che spesso modifica la storia del mezzo, legata al VIN cioè il numero di telaio.