Sul decreto imprese "chiediamo la massima tempestività. Questi sono soldi e senza soldi non si va avanti. E chiediamo la massima chiarezza". Lo ha detto il presidente di Federauto Adolfo De Stefani Cosentino in audizione alle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, precisando di condividere la posizione di Confcommercio cui l'associazione dei concessionari aderisce. "Il Covid-19 ci ha portato a chiudere aziende, con un -86% di immatricolato a marzo. Ad oggi siamo a -50% rispetto all'anmno scorso. Il settore è in fortissima crisi" - ha detto De Stefani Cosentino - aggiungendo che Federauto "prevede per fine anno, se tutto va bene e se il governo ci dà degli aiuti, un -30%". "Oggi si riapre, ma con una capacità spesa delle famiglie e dei consumatori decisamente ridotte per effetto dell'inattivitità. Inoltre il nostro è un bene durevole e se uno è in difficoltà la prima cosa che fa è farsi bastare la macchina", ha aggiunto De Stefani, sottolineando che "probabilmente avremo una chiusura del settore. Nella crisi del 2011 - ha ricordato - con il calo del 23% del mercato, il 50% delle concessionarie ha chiuso". De Stefani ha ricordato le richieste fatte al Governo insieme ad Anfia e Unrae, tra cui quella di "toglierci il malus fino alla fine dell'anno. Di malus ne abbiamo già subito a sufficienza", inoltre il fatto che in tutta Europa siamo il "solo paese che non può detrarsi iva" e questo "penalizza moltissimo il settore".