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Da Esma ok ad azioni a sostegno di liquidità utilities energia

Da Esma ok ad azioni a sostegno di liquidità utilities energia

L’Autorità europea degli strumenti finanziari chiede contrattazioni più trasparenti

23 settembre 2022, 15:43

Redazione ANSA

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Da Esma ok ad azioni a sostegno di liquidità utilities energia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Esma dice sì all’innalzamento di un miliardo della soglia di compensazione per i derivati sottoscritti dalle utilities dell’energia, che arriverà a 4 miliardi di euro, e all’attuazione di un meccanismo di sospensione delle negoziazioni, a patto che sia temporaneo e solo per i mercati dei derivati energetici.

L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati ha risposto alla sollecitazione della Commissione europea sulle possibili misure per aiutare le utilities dell’energia che non riescono a coprire i costi dei futures, aumentati in modo esponenziale come conseguenza dell’impennata dei prezzi. Ma Esma raccomanda cautela sulla modifica delle norme che regolano i margini di compensazione dei derivati e gli intermediari (Ccp) che li trattano, istituiti dopo la crisi finanziaria del 2008-10. L’idea della Commissione di consentire l’utilizzo di garanzie bancarie al posto del contante con cui oggi sono coperti i margini “desta preoccupazione per la stabilità dei mercati finanziari”.

E’ vero tuttavia, concede Esma, che “i recenti sviluppi hanno evidenziato la necessità di una maggiore vigilanza del mercato e di un'adeguata valutazione del rischio delle posizioni dei partecipanti al mercato”, scrive Esma, che attacca l’opacità delle transazioni del mercato dell’energia all’ingrosso.

I prodotti energetici all'ingrosso (gas ed elettricità) – puntualizza l’agenzia - che devono essere fisicamente regolati e negoziati su un Sistema di negoziazione organizzato non si qualificano come strumenti finanziari e in quanto tali, non sono coperti da obblighi di trasparenza e rendicontazione”, quindi né l’Esma né i regolatori nazionali dispongono di “informazioni per sull'importo delle negoziazioni in corso e sulle posizioni detenute in tali prodotti derivati, né sulle società che negoziano tali strumenti”. Gli operatori del mercato finanziario dei prodotti energetici dovrebbero essere quindi assoggettati “a requisiti minimi di segnalazione, compresa la segnalazione delle transazioni e la segnalazione giornaliera della posizione”.

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