"Il programma comunitario
Interreg è la leva
della cooperazione tra Stati e Regioni di confine in cui i
risultati sono più evidenti e duraturi: è stato così per il Fvg,
le cui comunità locali hanno imparato a cooperare e fare
dell'Interreg una fonte privilegiata di
finanziamento per dare vita a nuovi progetti che rispondono ai
bisogni del territorio. Per questo, alla luce dei risultati,
l'appello del Fvg è di incrementare la dotazione del programma
per consentire il proseguimento di questo percorso virtuoso che
unisce e rafforza la coesione europea". È, in sintesi, il
messaggio che l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli,
ha portato a Sebenico (Croazia) dove è in corso l'Eusair Forum,
IX conferenza Strategia europea delle regioni adriatico -
ioniche svoltasi nell'ambito della riunione organizzata dal
Comitato europeo delle regioni (CdR), in collaborazione con
INTERACT e la presidenza croata dell'Eusair.
Il Fvg partecipa all'Interreg dal periodo
1996-1999 e dal ciclo 2000-2006 ad oggi ha gestito il Programma,
la cui autorità di gestione e reativo segretariato hanno sede a
Trieste. Un impegno che ha finanziato poco meno di 300 progetti
e risorse per circa 470 milioni di euro. Interreg
Italia-Slovenia ha finanziato anche molti progetti del Gect Go e
il fondo piccoli progetti dedicato a progettualità che
concorreranno ad animare la Capitale europea della cultura Nova
Gorica-Gorizia 2025. Le regioni di confine, al margine
dell'Europa, portano il marchio della storia del vecchio
continente: tradizionalmente isolate dalle capitali,
rappresentano il simbolo delle divisioni che hanno segnato
l'Europa e sono state al centro delle lotte territoriali che per
secoli l'hanno dilaniata. La costruzione europea, come è stato
detto, ha rivoluzionato il
contesto in cui tali regioni sono inserite: l'eliminazione delle
frontiere economiche nell'Unione e la libertà di circolazione
hanno offerto nuove opportunità di cooperazione oltre i confini
nazionali. La politica regionale europea accorda particolare
importanza alla riduzione del cosiddetto "effetto confine" e
dedica una specifica iniziativa comunitaria,
l'Interreg appunto, alla cooperazione fra regioni di frontiera.
Qui, nonostante le differenze culturali, linguistiche,
amministrative o giuridiche, sono stati realizzati progetti
comuni che sono stati volano di sviluppo economico e sociale.
L'assessore ha poi rivolto un ringraziamento a Slawomir
Tokarski, direttore generale per la cooperazione territoriale
della Commissione europea che ha sostenuto la proposta di tenere
la riunione plenaria dei progetti Interreg europei nell'ambito
di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura. La
riunione, che si svolge annualmente in una città dei Paesi
membri, si svolgerà il 27 e 28 marzo 2025 a Gorizia con oltre
trecento funzionari da tutta Europa chiamati a condividere le
linee operative di uno dei principali programmi di sviluppo
territoriale transfrontalieri promossi dall' Unione europea.
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