BRUXELLES - "Gentili colleghi, oggi ricorre l'anniversario della scomparsa di Giulio Regeni. Il suo barbaro omicidio è una ferita ancora aperta in Italia, ma oggi sono qui a confrontarmi con voi perché quella stessa ferita è inevitabilmente anche europea". Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo al Consiglio dei ministri degli Esteri.
"Da cinque anni la famiglia di Giulio e tutti noi chiediamo giustizia, ma non è ancora arrivata. Di recente la Procura di Roma ha portato a conclusione indagini che hanno individuato gravi responsabilità che presto saranno sottoposte al vaglio di un processo. Sia chiaro, l'Italia ritiene l'Egitto un interlocutore cruciale nel Mediterraneo, e ritiene che il nostro compito in Europa sia quello di avviare un dialogo franco, costruttivo e trasparente con Il Cairo, ma non può avvenire a scapito dei diritti umani", ha detto Di Maio.
L'Alto rappresentante dell'Unione europea, Josep Borrell, intervenendo ha ringraziato Luigi Di Maio per aver chiesto di discutere del caso di Giulio Regeni alla Ue, poiché è una questione grave non solo per l'Italia ma per tutta l'Unione. Si apprende da fonti, a Bruxelles. Parlando del "brutale" assassinio Borrell ha evidenziato come da allora si sia chiesto all'Egitto di far luce sul caso e di cooperare."Siamo sodali" con l'Italia e la famiglia Regeni nella richiesta di far piena luce, ha detto.
"Il 25 gennaio, 5 anni fa, Giulio Regeni veniva sequestrato e poi brutalmente torturato e ucciso dalle forze di sicurezza egiziane. Un sentito grazie alla magistratura italiana per l'importante lavoro svolto. Non ci stancheremo mai di chiedere giustizia". Così in un tweet il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha ricordato l'anniversario della scomparsa di Giulio Regeni.
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