BRUXELLES - Per l'avvocato generale, la Corte Ue dovrebbe respingere il ricorso dell'Ungheria contro la risoluzione del Parlamento europeo sull'avvio di una procedura ai sensi dell'articolo 7, per l'esistenza di un evidente rischio di violazione dello stato di diritto. Benché ricevibile, secondo il parere (non vincolante) dell'avvocato generale Michael Bobek il ricorso è infondato. L'Ungheria contesta la legittimità della risoluzione sostenendo che, ai fini del calcolo della maggioranza dei due terzi dei voti espressi, si dovevano considerare anche le astensioni e che il Parlamento, non avendone tenuto conto, ha violato i requisiti.
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