I bambini a Gaza "sono stati costretti a fuggire dalla violenza, spesso ripetutamente, senza un posto sicuro dove andare, e ad affrontare il terrore di un futuro incerto", scrive l'organizzazione in un comunicato, ricordando che "circa 1.000 bambini a Gaza hanno perso una o entrambe le gambe" e molti hanno subito amputazioni "senza anestesia e avranno bisogno di cure mediche per tutta la vita".
Oltre il 40% delle persone uccise a Gaza dall'inizio dell'attacco contro Israele e dall'escalation di violenza nei territori palestinesi occupati il 7 ottobre sono bambini, afferma Save the Children sottolineando che in 100 giorni di violenza iniziati il 7 ottobre "è stato segnalato un numero record di gravi violazioni contro i bambini, tra cui 370 scuole a Gaza danneggiate o distrutte (dati Unicef) e attacchi a 94 ospedali e strutture sanitarie a Gaza (dati Oms)", insieme ai "rapimenti di bambini in Israele e 33 bambini israeliani uccisi".
"Per ogni giorno trascorso senza un cessate il fuoco definitivo, sono stati uccisi in media 100 bambini", ha affermato Jason Lee, direttore di Save the Children per i territori palestinesi occupati. "Non potrà mai esserci alcuna giustificazione per l'uccisione di bambini. La situazione a Gaza è mostruosa e rappresenta una piaga per la nostra comune umanità". E "nonostante il numero record di bambini uccisi e mutilati, la comunità internazionale continua a non agire", afferma il direttore dell'ong che chiede un cessate il fuoco definitivo per salvare e proteggere la vita dei bambini a Gaza e ha invitato il governo israeliano a consentire il flusso illimitato di aiuti e la ripresa dell'ingresso di beni commerciali a Gaza per evitare che i bambini muoiano fame e malattie.
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