Il rapporto dell'Omm descrive in dettaglio i gravi impatti climatici in tutto il Nord Africa. Il Marocco, insieme alle vicine Algeria e Tunisia, è stato al centro di anomalie di temperatura più significative nella regione, combinate con livelli di precipitazioni annuali ben al di sotto della norma.
In alcune parti del Marocco, il deficit di precipitazioni ha superato i 150 millimetri, aggravando ulteriormente la pressione sui sistemi idrici. La seconda diga più grande della nazione, Al Massira, si è ridotta al 6% della capacità, quando il 99% nel 2013. Le precipitazioni della stagione 2022-2023 sono state inferiori del 28% alla media, segnando il quarto anno consecutivo di siccità, che ha avuto ricadute devastanti sul settore agricolo.
A subirne i contraccolpi è stata per esempio la produzione cerealicola, scesa del 30% al di sotto dei livelli medi abitudinari. E c'è una ricaduta economica che, secondo gli esperti Omm potrebbero costare alle nazioni africane tra il 2% e il 5% del loro prodotto interno lordo annuale. Senza misure immediate, fino a 118 milioni di africani potrebbero essere vulnerabili a condizioni meteorologiche estreme entro il 2030.
EMBED START Image {id: "editor_0"} epa000356859 A herd of camels drink from a water source in the Sahara desert at Layoune, Morocco (1,251 km from Rabat) on Thursday, 28 January 2005. The camels had spent many days in the desert without food or water but are known to be able to survive for up to 30 days without food or water. EPA/KARIM SELMAOUI EMBED END Image {id: "editor_0"} (ANSAmed).
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