La sua convocazione traeva origine da una denuncia presentata da un sindacato di polizia che lo accusava di istigare i tunisini alla guerra civile per aver affermato all'inizio del 2022, durante i funerali di un leader di Ennahdha, che il defunto "non temeva né i leader né i tiranni".
Ghannouchi, 82 anni, in carcere dall'aprile del 2023, per questi fatti era stato precedentemente condannato in appello a quindici mesi di reclusione, decisione poi annullata dalla Cassazione, portando così ad un riesame del suo caso da parte della Corte d'appello di Tunisi. Ghannouchi, che è anche ex presidente del disciolto parlamento, è ritenuto il più importante oppositore del presidente Kais Saied. (ANSAmed).
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