BRUXELLES - Non sono proprio uguali, ma hanno deciso di unire le loro forze contro il 'Mostro di Bruxelles'. Parole di Geert Wilders, l'ossigenato olandese paladino anti-islam, e di Marine Le Pen, la figlia di papà che ha in mano il Front National e anche i sondaggi elettorali oltralpe. I due hanno sancito oggi a L'Aja un'intesa politica per arrivare ad avere un gruppo anti-Europa nel Parlamento Ue che scaturirà dalle prossime elezioni del 22-25 maggio.
"Siamo dei vecchi stati europei - ha detto nella conferenza stampa che ha chiuso l'incontro la Le Pen - ma dobbiamo chiedere a Bruxelles il permesso per fare qualsiasi cosa. Vogliamo ridare indietro ai nostri popoli la loro libertà". Il Pvv di Wilders aveva fino ad ora declinato qualsiasi ipotesi di collaborazione politica a Strasburgo, da oggi cambia registro e si propone, assieme ad un'attivissima Le Pen, di coagulare tutte le forze euroscettiche, che, sondaggi alla mano, saranno assai numerose nella prossima plenaria.
Wilders ha già affermato di voler allargare l'alleanza ai secessionisti fiamminghi del "Vlaams Belang", ai "Democratici Svedesi", al "Fpo austriaco", terza forza nel paese, ed anche alla "Lega Nord". Niente matrimonio invece con gli euroscettici britannici del Ukip - attuali partner del Carroccio (che secondo Borghezio dovrebbe aderire all'iniziativa Wilders-Le Pen) - i quali non vogliono sedere nello stesso gruppo con il Front National.
Guardando alle alleanze, la Le Pen ha chiuso la porta ai greci di Alba Dorata ed ai bulgari di Ataka, per aprirla al partito tedesco anti Euro AfD. Il matrimonio di oggi non nasconde le divergenze che separano il Pvv dal Fn su Islam, Israele e i diritti dei gay, ma grazie al comune rigetto dell'integrazione europea potrebbe costituire la base per un nuovo gruppo di estrema destra. Progetto fallito nell'attuale legislatura. Per fare famiglia a Strasburgo sono necessari 25 deputati da 7 Stati membri differenti; riuscirci permette di avere funzionari, interpreti, uffici, fondi e più tempo di parola nei dibattiti.