BRUXELLES - Donne e minori, le due categorie ''piu' vulnerabili'' rischiano di pagare ''il costo piu' alto della crisi''. Le prime perche' ancora oggi sono ''vittime di stereotipi e pregiudizi che non consentono una piena affermazione dei loro diritti nei diversi ambiti della societa'''. I secondi perche', nella misura di uno su tre, sono ''a rischio di poverta' ed esclusione sociale''. ''Nonostante la difficile situazione che ci troviamo ad affrontare, non si puo' consentire che vengano abbassati i livelli di vigilanza sui diritti delle donne cosi' come sui diritti dei minori''. Lo denuncia la vicepresidente del Parlamento europeo, Roberta Angelilli.
L'azione da compiere nell'Unione europea per tutelare donne e minori sara' il tema della chat in diretta sulla pagina Facebook ANSA 'Europa 2014' in cui domani, 5 marzo, a partire dalle 15, Angelilli rispondera' alle domande dei cittadini.
''Le discriminazioni delle donne - osserva la vicepresidente del Parlamento Ue - sono alla base della violenza fisica, sessuale e psicologica di cui sono vittime le donne. L'Unione europea su questo fronte e' impegnata in prima linea e nel corso della Conferenza della Commissione sullo status delle donne delle Nazioni Unite deve svolgere un'azione incisiva per chiedere l'attuazione di una strategia a livello globale volta a prevenire ed eliminare la piu' diffusa violazione dei diritti umani nel mondo''.
''Secondo gli ultimi dati Eurostat - aggiunge Angelilli - nel 2011 il 27% dei minori e' stato a rischio poverta' ed esclusione sociale. Una situazione che diventa piu' critica quando i genitori hanno un livello basso di istruzione. L'Europa deve quindi tutelare il proprio futuro attraverso un piano operativo in grado di garantire opportunita' ai giovani, per i quali il tasso di disoccupazione e' arrivato a livelli inaccettabili''.