BRUXELLES - Andare oltre l'esperienza del Pdl per dare all'Italia un Partito popolare europeo: questa in sintesi la posizione di Mario Mauro, capo della delegazione del Pdl al Parlamento europeo. In una nota pubblicata sul sito 'ilsussidiario.net' Mauro, che nei giorni scorsi aveva osservato che Berlusconi ''non e' piu' il leader adeguato'', auspica che il governo Monti ''possa continuare fino a naturale scadenza un lavoro di assoluta necessita''' e respinge ogni forma di anti-europeismo.
''La confusione che lo scenario politico italiano sta mostrando in vista delle elezioni - osserva Mauro - ci suggerisce che è il momento di tornare a guardarci dentro per ripartire dalle cose in cui crediamo. La strada giusta per l'Italia è più Europa. Il metodo migliore per garantire governo e futuro ai nostri cittadini - rileva ancora l'europarlamentare - è ricostituire l'unità di coloro che si riconoscono nella casa comune del Partito Popolare europeo senza fughe a sinistra, senza derive populiste e puntando a ridare voce a famiglie, imprese e territori''.
Per Mauro ora ''il più grande scoglio da superare è una politica che dimostra di avere timore di tutto, perché piegata alla logica del consenso e dell'esercizio del potere fine a sé stesso, privo di grandi ideali. I cittadini italiani che si riconoscono nel programma del Ppe sono la maggioranza. Abbiamo il dovere di non deluderli''.