Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Crisi: ok Strasburgo a '2 pack' per rigore e eurobond

Ma non passa emendamento socialista su 'golden rule'

Redazione ANSA STRASBURGO

STRASBURGO - La plenaria di Strasburgo ha approvato con larghissime maggioranze i testi del '2 pack', i regolamenti per l'ulteriore rinforzo della governance europea con sorveglianza di bilancio dei paesi a rischio e valutazione dei budget annuali che il Parlamento europeo ha emendato inserendo strumenti per la crescita come eurobond, fondo di riscatto e fondo per la crescita. E' stato invece bocciato l'emendamento presentato dai socialisti per la golden rule per lo scorporo degli investimenti produttivi dal deficit. I rapporti sui regolamenti presentati dalla Commissione per integrare quanto previsto dal 'fiscal compact' e dal 'six pack' per la governance economica rafforzata sono stati preparati dal popolare francese Gauzes (approvato con 471 si', 97 no e 78 astenuti) e dalla socialista portoghese Ferreira (501 si', 138 no, 36 astenuti).



E' nel rapporto Ferreira che il Parlamento aggiunge, rispetto alla proposta della Commissione europea: l'obbligo di ''armonizzare'' l'emissione del debito; la preparazione di un una roadmap per gli 'stability bonds'; una proposta di fondo per la crescita per ''mobilitare circa l'1% del pil ogni anno'' ovvero 100 miliardi l'anno ''per un periodo di dieci anni'' tramite project bond della Bei; lancio del 'fondo di riscatto'' (Erf, European Redemption Fund) cui i paesi non sotto assistenza conferiscono la parte di debito eccedente il 60% del rapporto sul pil per il rimborso in 25 anni.



Nel rapporto Gauzes e' stato invece inserito il regime di ''assoggettamento di uno stato membro a tutela giuridica'' in caso di fallimento, sulla falsariga di quanto previsto dal 'Chapter 11' americano. Partirebbe dal 2017 e prevedono tra l'altro che i tassi di interesse sui prestiti restano invariati, che i creditori si presentino entro due mesi alla Commissione ''in caso contrario il loro debito e' estinto'' ed i governi di fatto di fatto commissariati.



Il Parlamento ha disposto l'invio dei due testi alla Commissione europea per avviare nel piu' breve tempo il negoziato con il Consiglio per arrivare all'approvazione in prima lettura.

 

 

Crisi: da fondo riscatto debito a eurobond, ecco il '2 pack' - Il Parlamento europeo ha rivisto e approvato a larghissima maggioranza il 'two pack', due regolamenti proposti dalla Commissione europea per rafforzare ulteriore la governance europea dopo l'approvazione del 'fiscal compact' e del 'six pack. Uno riguarda la sorveglianza economica sui paesi dell'Eurozona in difficolta' finanziaria, l'altro il monitoraggio e la valutazione dei bilanci nazionali. Il Parlamento ha introdotto misure per la mutualizzazione del debito e la crescita. La versione ora sara' discussa con il Consiglio per l'approvazione in prima lettura. Ecco le novita'.


* FONDO RISCATTO DEBITO - Denominato European Redemption Fund (Erf), gli dovrebbe essere conferito il debito sovrano dei paesi non sotto assistenza per la parte eccedente il 60% del rapporto col Pil. E' stimato in 2.300 miliardi. Da liquidare in 25 anni.


* FONDO PER LA CRESCITA - Dovrebbe mobilizzare l'1% del Pil europeo (circa 100 miliardi di euro) ogni anno per dieci anni, con project bond della Bei per investimenti in infrastrutture.


* EUROBOND - Si chiede alla Commissione di presentare una roadmap per introdurre gli 'stability bonds'.


* 'CHAPTER 11'' PER DEFAULT STATI - I paesi a rischio vengono posti sotto ''tutela giuridica'' dell'Unione europea. Di fatto commissaria i governi; congela i tassi di interesse ai prestiti; blocca ''le disposizioni in materia di interruzione dei rapporto e pagamento a saldo e le disposizioni relative a un evento di credito diventano inefficaci''; i crediti devono essere comunicati entro due mesi altrimenti sono estinti.


* GOLDEN RULE BOCCIATA - Passa il principio per cui gli stati devono dettagliare gli investimenti con potenziale di crescita, ma la maggioranza dice no all'emendamento che imponeva alla Commissione di propone ''un loro trattamento adeguato allo scopo di garantire una disciplina sostenibile''.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultimo aggiornamento: