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Migranti: espulsioni, Strasburgo esamina ricorso Italia

Contro sentenza condanna governo dello scorso settembre

Redazione ANSA
(ANSAmed) - STRASBURGO, 22 GIU - Il caso dell'espulsione e della detenzione di tre tunisini avvenuta nel 2011 è tornato sul tavolo dei giudici della Corte europea dei diritti umani che oggi in sede di Grande Camera, ha avviato l'esame del ricorso presentato dal governo ascoltandone le ragioni.

Lo scorso settembre la Corte di Strasburgo aveva condannato l'Italia per aver violato diversi diritti dei tre tunisini, immigrati irregolari, detenuti nel centro di soccorso e prima accoglienza di Contrada Imbriacala a Lampedusa, poi su una nave, e infine espulsi in base all'accordo bilaterale con la Tunisia.

Secondo i giudici la loro detenzione non aveva avuto "sufficienti basi legali" e il loro rinvio in Tunisia era stato un'espulsione collettiva che quindi non aveva rispettato il loro diritto ad avere le loro posizioni valutate individualmente. La Corte aveva anche condannato l'Italia per le condizioni di detenzione nel centro di Contrada Imbriacola, e per non aver dato la possibilità ai tre uomini di fare ricorso contro le misure prese nei loro confronti. I giudici avevano inoltre stabilito che gli uomini dovevano essere risarciti con 10 mila euro a testa per i danni morali. L'Italia, come previsto dai regolamenti della Corte, è ricorsa contro la sentenza ottenendo un nuovo esame del caso. La nuova e definitiva sentenza della Corte di Strasburgo non sarà nota entro tre mesi. (ANSA)
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