BRUXELLES - Un'iniziativa europea in primavera per ricordare ed esorcizzare per sempre le stragi naziste di Marzabotto e Stazzema. E' quanto annunciato dal presidente del Parlamento europeo, il socialista tedesco Martin Schulz, che oggi ha incontrato a Bruxelles i sindaci dei due comuni, Maurizio Verona e Romano Franchi. L'occasione è stata la presentazione da parte dei due primi cittadini di un progetto di scambio e ricordo delle stragi rivolto ai giovani europei. Schulz ha confermato l'intenzione di organizzare una due giorni di dibattito, a Marzabotto e Stazzema, "non solo per parlare del passato ma anche per parlare di cosa si può fare per evitare il ripetersi di simili stragi tramite l'educazione e il confronto".
I due sindaci hanno presentato a Schulz un progetto, elaborato in maniera congiunta dalle due amministrazioni e dalle strutture del Parco nazionale della Pace e del Parco di Montesole, che sostiene lo scambio di conoscenza e di esperienza tra i giovani europei perché divengano testimoni del futuro e ambasciatori della memoria nella vita quotidiana.
"A Stazzema abbiamo avviato un percorso con il Miur che prevede stage di giovani affinché vengano a vedere quello che è successo e trasmettano la loro esperienza, tramite immagini e foto, ai loro coetanei", spiega Maurizio Verona. "Vorremmo trasformare il progetto in qualcosa di europeo, uno scambio con giovani francesi, tedeschi, belgi e così via". Secondo Verona si tratta di "diffondere la memoria tra le giovani generazioni grazie agli strumenti che le sono più tipici, come i social network, dove purtroppo a volte si vede inneggiare a personaggi discutibili" espressione di "una destra violenza in tutta Europa". Verona ha colto l'occasione per parlare della questione vittime del nazismo e risarcimenti, ricordando la sua posizione ferma a sostegno di Enrico Pieri. "Mi auguro che si vada verso un verdetto di civiltà" perché "non si può tacere o far finta che nulla sia successo". Verona, che si è detto "assetato di giustizia e non di vendetta", ha fatto sapere che sarà presente con Enrico Pieri ad Amburgo quando sarà riaperto il processo.
A Marzabotto è prevista la realizzazione di una casa della cultura e della memoria, un edificio con un'ampia documentazione per conoscere quello che è avvenuto 70 anni fa perché "solo tramite la conoscenza del passato si può ottenere l'educazione alla cultura e alla pace", ha detto il sindaco Romano Franchi. Secondo Franchi "la pace e la libertà sono ancora in pericolo, basta guardare al Medio Oriente o anche alla crisi che sta attraversando il nostro continente. Insomma non parliamo solo del passato ma anche del presente".