BRUXELLES - Via libera dalla commissione Affari regionali dell'Europarlamento all'ultima tranche della riforma della politica di coesione Ue che si era arenata principalmente sulla condizionalità macro-economica (lo stop all'erogazione dei fondi regionali nel caso che il governo non rispetti le raccomandazioni di Bruxelles). L'ok è arrivato dopo un lungo negoziato con Consiglio e Commissione. Lo annuncia il commissario agli Affari regionali Johannes Hahn.
La riforma andrà ora alla plenaria del parlamento Ue. "La macro-condizionalità economica - ha spiegato Hahn - è uno strumento importante ma spero che resti solo teorico. La sua applicazione è prevista nei casi in cui gli Stati membri si rifiutino in modo persistente di rispettare le raccomandazioni economiche. Sono fiducioso che non venga usato". Secondo il commissario l'ok della commissione Regio del Pe è arrivata dopo 70 incontri negoziali con Consiglio e Commissione.
Nel corso delle trattative il Parlamento è riuscito a ritagliarsi un ruolo più incisivo soprattutto sulla questione della macro-condizionalità. L'accordo prevede infatti che ci sia "un coinvolgimento ex ante -ha evidenziato Hahn - e che possa dare la sua opinione. Quindi è stato introdotto un elemento più democratico".