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Ue: Commissione rivede norme aiuti stato regionali

Leggero aumento beneficiari, no cambiamenti per Italia

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 20 GIU - La Commissione Ue ha presentato le nuove linee guida per gli aiuti di stato regionali, con cui gli stati membri potranno accordare finanziamenti alle imprese nelle regioni piu' povere dei 27 tra il 2014 e il 2020. Con questa revisione, che entrera' in vigore il primo luglio 2014, ci sara' un leggero aumento della porzione di regioni che potranno beneficiare degli aiuti, coprendo per i prossimi sette anni il 47,2% della popolazione contro l'attuale 46,1%. ''In un contesto segnato dalle ristrettezze di bilancio - ha sottolineato il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia - le linee guida riviste stimoleranno la crescita economica incoraggiando gli investimenti in progetti che portano un reale valore aggiunto in materia di sviluppo regionale, in particolare in quelle piu' sfavorite''. Per l'Italia non ci sara' nessun cambiamento rispetto ad ora, con una popolazione coperta stabile pari al 34,5%. Tra le altre novita' introdotte, l'aumento delle categorie di aiuti a essere esentate dalla notifica preventiva a Bruxelles, un abbassamento dei massimali di aiuti per le regioni piu' sviluppate mentre restano immutati quelli per le piu' svantaggiate, una stretta sugli aiuti alle grandi imprese nelle aree piu' sviluppate, un rafforzamento delle misure contro la delocalizzazione, e ancora l'obbligo per gli stati membri di pubblicare su internet gli aiuti concessi.

Il Comitato delle Regioni Ue, pero', ha accolto le nuove misure ''con riserve'', in quanto ci sono luci e ombre. In particolare, c'e' una ''incoerenza tra la politica di coesione e la politica della concorrenza'' che stabilisce una ''diseguaglianza di trattamento'' tra le regioni in transizione storiche e quelle non storiche. (ANSA).

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