Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ue: bilancio 2013, Parlamento cancella 5 mld tagli governi

Si apre ora fase 'conciliazione' per compromesso con Consiglio

Redazione ANSA STRASBURGO
(ANSA) - STRASBURGO, 23 OTT - No al taglio di 1,9 miliardi ai fondi per la ricerca e di 1,6 miliardi per le politiche regionali sul bilancio Ue 2013: la plenaria di Strasburgo ha approvato a larga maggioranza (492 si', 123 no e 82 astenuti) una serie di emendamenti che cancellano le riduzioni per un totale di circa 5 mld di euro imposte a luglio scorso dai governi sulla proposta presentata dalla Commissione europea. Ora si dovra' aprire la cosiddetta 'fase di conciliazione' tra Parlamento e Consiglio per arrivare ad un compromesso.

Il relatore parlamentare per il budget 2013, l'italiano Giovanni La Via (Pdl), ha sottolineato che i tagli chiesti dai governi ''sono in netto contrasto con le indicazioni provenienti dal Consiglio europeo del 28-29 giugno, quando, al massimo livello politico, è stato deciso di investire per sostenere la crescita e lo sviluppo dell'Europa''.

Il Parlamento ha ripristinato l'aumento del 6,8% rispetto al 2011 delle disponibilita' per i pagamenti ritenendolo, ha detto La Via, ''nient'altro che un'indicazione realistica delle risorse necessarie per pagare le fatture degli Stati membri e per onorare tutti gli impegni presi dal 2007 ad oggi''. La lettura del Consiglio Ue per La Via e' ''inconcepibile''.

''Tutti sono concordi nel dire che la risposta alla crisi è più Europa e non meno Europa - ha concluso il parlamentare italiano - Peccato che, nello specifico, queste parole non siano poi seguite da azioni concrete. Pagare le fatture, infatti, e' un obbligo legale che non possiamo non rispettare. Siamo di fronte ad un problema di credibilita' e affidabilita' dell'Ue''.(ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultimo aggiornamento: