BRUXELLES - L'Irlanda sta seguendo con attenzione il programma di riforme, l'economia si sviluppa ''in linea con le aspettative'' ma ''sono cresciuti i rischi di contrazione, riflettendo i venti contrari alla crescita nei paesi suoi partner commerciali''. E' scritto nel rapporto della Commissione europea sul programma di aggiustamento per l'Irlanda. La messa in atto ''rimase forte'' ed il deficit, ''sotto le aspettative'' nei primi sei mesi, rispettera' il target dell'8,6% per rientrare al 3% nel 2015. ''Una fonte chiave del rischio - e' scritto nel rapporto trimestrale della troika, fondato sulla visita di luglio scorso - nasce dalla possibilita' che l'economia irlandese non riesca ad espandersi come previsto, tanto nel breve quanto nel medio termine''.
Il problema, indicano gli esperti della Commissione, e' nel fatto che le previsioni di crescita si fondavano ''sul forte contributo dell'esportazione'', ma il prossimo anno sara' colpito ''dall'indebolimento'' dei partner tradizionali (eurozona, Stati Uniti e Regno Unito). Per di piu' ''il rallentamento della Cina e di altri paesi emergenti potrebbe essere piu' pronunciato di quanto anticipato''. Tra i fattori ''positivi'' per l'Irlanda, la Commissione inserisce ''il deprezzamento dell'euro''. Nel settore finanziario viene registrato un ''considerevole progresso'' ma ''restano fonte di preoccupazione le deboli prospettive di redditivita' delle banche nazionali''.