Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ambiente: acque reflue, Italia nel mirino di Bruxelles

143 citta' non ancora collegate a impianti fognari adeguati

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 19 MAG - La Commissione europea lancia un nuovo e ultimo avvertimento ufficiale all'Italia affinche' assicuri ''che le acque reflue prodotte dai centri con piu' di 10mila abitanti, e scaricate in aree sensibili, siano adeguatamente trattate''. Su iniziativa del commissario per l'Ambiente Janez Potocnik, Bruxelles ha infatti deciso di inviare un 'parere motivato', che rappresenta la seconda e ultima fase della procedura di infrazione al Trattato Ue. ''Se l'Italia non adempira' entro due mesi, la Commissione puo' adire la Corte di giustizia dell'Ue''. L'Italia - riconosce la Commissione Ue - ha compiuto dei progressi, ma nel Paese almeno 143 citta' non sono ancora collegate ad un impianto fognario adeguato, sono prive di impianti per il trattamento secondario o non hanno la capacita' di gestire le variazioni stagionali di carico delle acque reflue''. L'Esecutivo europeo esorta quindi Roma a conformarsi alla normativa Ue sul trattamento delle acque reflue urbane in quanto - dice - la mancanza di idonei sistemi di raccolta e trattamento, che avrebbero dovuto essere istituiti gia' dal 1998, comporta rischi per la salute umana, le acque interne e l'ambiente marino''. La Commissione europea, con la decisione di oggi di passare ad una marcia superiore nella procedure di infrazione sul trattamento delle acque reflue appare piu' che mai ferma a fare applicare la normativa europea nei grandi e nei piccoli centri.

Il provvedimento odierno e' infatti complementare a un altro, sempre riguardante l'Italia, e relativo alle citta' con oltre 15mila abitanti, che non scaricano le acque reflue in aree sensibili, ed erano tenute a conformarsi alla normativa Ue entro il 2000. Per questo caso, nel maggio 2010, la Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'Ue. Inoltre - mette in guardia Bruxelles - ''sono attualmente in corso indagini per valutare la situazione negli agglomerati di dimensioni inferiori, per i quali il termine per conformarsi scadeva nel 2005''. (ANSA)
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultimo aggiornamento: