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Ue: Pil; Rehn, timidi segnali crescita, ma è ancora fragile

Lieve ripresa in seconda metà 2013. Non mollare su riforme

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 14 AGO - Ci sono ''timidi segnali di una crescita'' che ''è ancora fragile''. Lo dichiara il vicepresidente della Commissione Ue e responsabile dell'Economia Olli Rehn, che in una nota definisce ''incoraggianti'' le stime sulla crescita del Pil in Europa. Ricorda che sono ''in linea con le previsioni di primavera'' ma ammonisce: ''Nessun compiacimento. Non è giorno per autocelebrative dichiarazioni sulla 'fine della crisi'''.

I dati di Eurostat - spiega Rehn - sostengono le previsioni della Commissione e ''le sue proiezioni per una sommessa, lieve ripresa nella seconda metà del 2013''. Secondo il commissario i dati sostengono anche ''i fondamentali della nostra risposta alla crisi: un mix di politiche in cui la costruzione della cultura della stabilità e il perseguimento di riforme strutturali a supporto di crescita e lavoro vanno mano nella mano''. Ma ''è ancora molto lunga la strada da fare'' e ci sono ''consistenti ostacoli da superare'' prima di poter pensare che la crisi sia finita. Il vicepresidente della Commissione Ue indica tali ostacoli nei dati di crescita ''che restano bassi'', nel fatto che ''la media nasconde importanti differenze tra gli stati membri'', che in ''alcuni paesi i livelli di disoccupazione sono ancora inaccettabilmente alti'' e che ''l'attuazione di riforme essenziali ma difficili e' ancora allo stadio iniziale''. Il responsabile dell'Economia Ue lancia inoltre un appello ai politici dal suo blog: i segnali di timida ripresa ci sono, ma può diventare ''sostenuta'' solo mantenendo ferma la barra delle riforme economiche, della riduzione della ''montagna del debito sia pubblico che privato'' e della eliminazione delle ''scappatoie in cui banchieri irresponsabili e politici miopi prosperano''. (ANSA).

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