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Eurodeputato Rossi, da 'euroscettico' a 'eurotifoso'

E lui si definisce 'eurocritico' favorevole a Stati Uniti Europa

Redazione ANSA STRASBURGO
(ANSA) - STRASBURGO, 4 LUG - Da 'euroscettico' a 'eurotifoso' in sette mesi: e' il percorso di Oreste Rossi, europarlamentare di Alessandria, leghista della prima ora, uscito dal Carroccio in contrasto con Maroni a novembre scorso ed oggi passato al gruppo del Ppe a Strasburgo. Fino a ieri Rossi, pur avendo abbandonato il Carroccio, era nel gruppo 'euroscettico' Efd. Il Ppe e' il partito di maggioranza relativa all'Eurocamera, cui appartengono tra gli altri lo stesso Barroso e Van Rompuy e 13 premier europei con Merkel e Rajoy. Rossi afferma di essere passato dal gruppo degli 'euroscettici' (composto per lo piu' dalla Lega Nord e dagli inglesi dell'Ukip) agli europeisti del Ppe, che si richiamano alla tradizione dei 'padri costituenti' come Schuman, De Gasperi e Adenauer, per ''attuare il progetto sugli Stati Uniti d'Europa''.

E rifiuta l'etichetta di 'euroscettico': ''Ho deciso di passare dal gruppo Efd al Ppe in quanto, come ho sempre sostenuto durante tutti gli interventi e gli incontri con i gruppi e con le scuole a cui ho partecipato sia al parlamento europeo sia sul mio territorio, non sono un 'euroscettico' ma un 'eurocritico' a favore degli Stati Uniti d'Europa''.

Dopo l'uscita dalla Lega ha fondato il movimento 'Alleanza europea: la politica dei cittadini' ed ha aderito ai Popolari italiani per l'Europa, con Gargani, Taraella, Dorfmann e Carlo Casini. ''Ho scelto il Ppe - spiega - perche' ha linee di pensiero molto simili alle mie ed e' il partito che piu' si riconosce nelle radici cristiane dell'Europa''.

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