BRUXELLES - Per la Ue ''ogni limitazione della liberta' di movimento dell'ambasciatore d'Italia in India sarebbe contraria agli obblighi previsti dalla Convenzione di Vienna''. Lo dichiara in una nota la rappresentante per la politica estera europea, Catherine Ashton, che si dice anche ''preoccupata'' per le ordinanze della Corte indiana.
Nel comunicato Ashton ''nota con preoccupazione le ordinanze del 14 e 18 marzo della corte suprema indiana'' verso l'ambasciatore italiano con le quali ''si richiede all'ambasciatore di chiedere il permesso della Corte per lasciare il paese fino a nuovi ordini''. La ministra degli esteri europei quindi ''ricorda che la Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche e' la pietra angolare dell'ordine legale internazionale e che deve essere rispettata in ogni momento''.
''Qualsiasi limitazione alla liberta' di movimento dell'ambasciatore d'Italia in India sarebbe contraria agli obblighi internazionali previsti da tale Convenzione'' sottolinea Ashton che conclude la nota reiterando quando i suoi portavoce affermano da venerdi' scorso: ''L'Alta rappresentante continua a sperare che una soluzione reciprocamente accettabile possa essere trovata attraverso il dialogo e nel rispetto delle norme internazionali, ed incoraggia entrambe le parti ad esplorare tutte le vie per raggiungere questo risultato''.