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Corte Ue, marchio F1 ha carattere 'distintivo'

Nuova tappa di una battaglia legale non ancora finita

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 24 MAG - Il marchio 'F1', di fatto, ha carattere ''distintivo'' e deve essere tenuto in considerazione nella registrazione di segni equivalenti a livello comunitario: questa, in sintesi, la sentenza emessa oggi dalla Corte di giustizia dell'Unione europea in relazione a una controversia tra la societa' Racing-Live e il gruppo Formula Uno.

In particolare, la Corte ha annullato una sentenza del Tribunale dell'Ue che non aveva riconosciuto, in materia di marchi, il ''carattere distintivo del segno 'F1'', rende noto la Corte in un comunicato.

Secondo la Corte, infatti, ne' l'Ufficio dei marchi comunitari (Uami), ne' lo stesso Tribunale ''sono competenti a mettere in discussione la validita' dei marchi nazionali che possono ostare alla registrazione di un marchio comunitario''.

La domanda di registrazione di un marchio comunitario che includeva il segno 'F1' era stata fatta all'Uami nell'aprile del 2004 dalla Racing-Live per diversi prodotti e servizi (riviste, libri, pubblicazioni, prenotazione di posti per spettacoli e organizzazione di concorsi su Internet).

Tuttavia, la Formula One Licensing (Gruppo Formula Uno) si era opposta alla domanda sulla base ''dell'esistenza di un marchio denominativo internazionale e di due marchi denominativi nazionali per 'F1', nonche' di un marchio comunitario figurativo riguardante gli stessi prodotti e servizi di quelli indicati nella domanda di registrazione della Racing-Live'', spiega la Corte nella nota.

Nonostante il ricorso della Formula One Licensing, nell'ottobre 2008 l'Uami ha stabilito che non c'era il ''rischio di confusione'' tra i due marchi e ha respinto la richiesta della Formula One Licensing.

La Formula One Licensing ha quindi chiesto al Tribunale di annullare la decisione dell'Uami, ma il 17 febbraio 2011 il Tribunale ha respinto il ricorso della societa' e ha confermato la decisione dell'Uami. Di qui, la decisione della Formula One Licensing di ricorrere alla Corte di giustizia Ue per annullare la sentenza del Tribunale.

Nella sua sentenza, sottolinea la nota, la Corte ricorda anzitutto che ''il marchio comunitario non si sostituisce ai marchi nazionali degli Stati membri e che questi due tipi di marchi coesistono all'interno della vita economica nell'Unione''.

La Corte precisa inoltre che ''in questo sistema duplice di marchi, la registrazione dei marchi nazionali e' riservata agli Stati membri e che, di conseguenza, l'Uami e il Tribunale non sono competenti per la registrazione ne' per la constatazione della nullita' di questi marchi''. Detto questo, la Corte ''rileva che la validita' di un marchio nazionale non puo' essere messa in discussione nell'ambito di un procedimento di opposizione ad una domanda di registrazione di un marchio comunitario, ma solamente nell'ambito di un procedimento di nullita' avviato nello Stato membro in cui il marchio nazionale e' stato registrato''.

Inoltre, secondo la Corte, ''non e' possibile constatare che un segno identico a un marchio nazionale non abbia alcun carattere distintivo... Infatti, una constatazione del genere potrebbe eliminare la protezione che si ritiene offrano i marchi nazionali''.

Secondo la Corte, ''nel ritenere che il segno 'F1', identico ai marchi nazionali della Formula One Licensing, fosse privo di qualsiasi carattere distintivo, il Tribunale ha messo in discussione la validita' di tali marchi nell'ambito di un procedimento di registrazione di un marchio comunitario, violando, cosi', il regolamento sul marchio comunitario''. Di conseguenza, la Corte ha annullato la sentenza del Tribunale ed ha rinviato la causa a quest'ultimo.(ANSA).

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