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Ue: commissione agricoltura Parlamento approva riforma Pac

De Castro, lavoro e impresa tornano al centro politica agricola

Redazione ANSA BRUXELLES

INTERVISTA VIDEO CON DE CASTRO

 

BRUXELLES - La Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo ha votato l'insieme dei quattro pacchetti in cui era suddivisa la proposta di riforma della politica agricola comune (Pac) post-2014. Il presidente della commissione agricoltura, Paolo De Castro, ha sottolineato che ''e' sicuramente positiva la valutazione delle due giornate di voto'' da cui emerge ''il chiaro intento di mettere al centro i reali protagonisti della politica agricola: il lavoro e l'impresa''. 

 

EURODEPUTATI BIPARTISAN, BENE APPROVAZIONE PAC - Reazioni positive da eurodeputati di diverso colore politico sono arrivate in seguito all'approvazione della riforma della politica agricola comune post-2014 da parte della Commissione agricoltura dell'Eurocamera. ''L'approvazione del pacchetto sulla PAC - ha detto il capo delegazione del Pd al Parlamento europeo David Sassoli - garantisce 11 milioni di agricoltori in Europa e rafforza la competitivita' di tutte le aziende agricole italiane''. ''Il voto di oggi a Bruxelles - ha indicato Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d'Italia e membro della Commissione agricoltura - segna un importante passo avanti rispetto alla proposta originaria del Commissario Ue Ciolos, per larghe parti irricevibile''. Tuttavia ''rimane molto da fare - ha continuato Fidanza -, soprattutto per quanto riguarda la dotazione finanziaria che il Consiglio si ostina a voler tagliare''.


''Tra le principali novita' contenute nei testi approvati rispetto all'originaria proposta di riforma - ha segnalato l'eurodeputato Marco Scurria di 'Fratelli d'Italia-Centrodestra nazionale' - e' riscontrabile una maggiore sensibilita' alle mutate esigenze dell'agricoltura europea anche se restano aperte numerose criticita' per l'Italia''. Riguardo ai diritti d'impianto dei vigneti, secondo l'eurodeputato trevigiano della Lega Nord Giancarlo Scotta' ''la Commissione agricoltura ha ottenuto una vittoria importante che apre uno spiraglio nei futuri negoziati che ci attendono con le altre istituzioni Ue''. Scotta' ha fatto riferimento al '''No' alle proposte iniziali della Commissione europea sulla liberalizzazione delle licenze necessarie per impiantare i vigneti''.

 

CIOLOS,TAPPA IMPORTANTE VOTO COMMISSIONE PE SU NUOVA PAC - Il commissario europeo alla politica agricola, Dacian Ciolos considera ''una tappa importante'' l'approvazione da parte della commissione agricoltura del Parlamento europeo, oggi a Bruxelles, dei quattro testi di riforma della politica agricola comune, la Pac post-2014. Ciolos si rallegra in particolare del fatto che il voto conferma principi sostenuti anche dalla Commissione europea, in particolare una distribuzione piu equa degli aiuti diretti ai produttori, l'introduzione di un tetto sull'ammontare dei contributi per agricoltore, la nozione di agricoltore attivo e l'aver collegato il 30% degli aiuti all'attuazione di misure ambientali. Ma anche il sostegno ai giovani agricoltori, una politica di sviluppo rurale piu' efficace e, non ultimo, il rafforzamento delle organizzazioni di agricoltori.

 


S&D: CONSERVATORI AFFOSSANO TRASPARENZA FONDI - Gli eurodeputati conservatori ''sono stati fortemente attaccati oggi a Bruxelles per aver rigettato (nell'ambito del voto sulla riforma della politica agricola alla commissione agricoltura del Parlamento) una proposta della Commissione europea di pubblicare i nomi di tutti i beneficiari delle sovvenzioni Ue alle aziende agricole e l'importo ricevuto''. Lo scrive il gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici (S&D) precisando che una loro proposta specifica ''per garantire la trasparenza sui beneficiari delle sovvenzioni, Š stata completamente eliminata da tre emendamenti presentati dall'eurodeputato italiano e relatore Giovanni La Via (Pdl) e da tre deputati tedeschi tra cui il popolare Albert Dess''. Il relatore sulla riforma della Pac, Luis Capoulas Santos, portavoce S&D sulla politica agricola, ha parlato di ''una mossa scandalosa che va contro la trasparenza e l'equit…. Nessuno - ha detto - pu• invocare privacy quando si tratta di denaro pubblico. Il nostro gruppo sta con gli agricoltori, ma questo voto contro la trasparenza e' un male per gli stessi produttori, per i cittadini dell'Ue e per l'agricoltura europea''. Insomma, ha aggiunto Capoulas Santo, "gli agricoltori non hanno nulla da nascondere, ma non vogliamo, per esempio, che le organizzazioni criminali possano beneficiare di questa segretezza per ottenere sovvenzioni agricole Ue''. Il relatore ha poi lanciato un appello al Partito popolare europeo e ai deputati conservatori ''per reintrodurre la proposta originale sulla trasparenza nel corso della votazione plenaria in programma a marzo a Strasburgo''.



 

LA VIA, DA S&D ATTACCO STRUMENTALE E POLITICO - ''Si tratta solo di un attacco strumentale e politico quello fatto dal Gruppo Socialista al Gruppo del Partito Popolare Europeo che serve solo a fornire al pubblico una visione distorta della realta'''. Lo afferma Giovanni La Via (Pdl), relatore della proposta sul finanziamento, gestione e monitoraggio della Pac, votata oggi dalla commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, e nella quale figura una specifica parte riguardante la trasparenza sui beneficiari dei fondi della Pac. ''Siamo accusati - scrive La Via - di avere votato a favore di un emendamento che cancella la trasparenza ma le cose stanno in maniera diversa. L'articolo 35 del Regolamento finanziario dell'Ue, del 26 ottobre 2012, prevede gia' specifiche indicazioni riguardanti la pubblicazione delle informazioni sui destinatari di tutti i finanziamenti a valere sul bilancio dell'Unione. Cosi' l'approvazione dell'emendamento che prevede la cancellazione nel regolamento sulla pubblicazione dei dati relativi ai beneficiari della Pac, rimanda alla normativa generale. Normativa che si sarebbe dovuta in ogni caso applicare''. Non si tratta pertanto - conclude La Via - ''di essere contrari alla trasparenza dei fondi europei. Purtroppo per chi non e' addentro alla normativa europea risulta molto facile fare attacchi di questo tipo, ma e' corretto rispondere illustrando quali sono gli strumenti normativi che regolano il funzionamento dell'Ue''

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