STRASBURGO - Passo indietro dell'Unione europea sulla tracciabilita' delle carni. La plenaria del Parlamento europeo ha dato un sostanziale via libera alla proposta della Commissione europea che rinvia di almeno cinque anni l'obbligatorieta' del chip per i bovini. Inoltre, per ridurre i costi amministrativi attuali, ha modificato lo schema attuale di etichettatura volontaria delle carni che prevedeva un controllo preventivo da parte di Bruxelles. Proteste da parte di italiani e spagnoli.
''Il consumatore ha il diritto di ricevere informazioni chiare e trasparenti sui propri acquisti, cosi' come gli allevatori hanno bisogno di strumenti che possano garantire la valorizzazione delle proprie produzioni'', ha commentato la vice presidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli, chiedendo all'Italia di continuare in futuro ''la battaglia'' in Consiglio Ue a favore dell'etichettatura facoltativa.
Una posizione simile e' stata espressa dagli eurodeputati del Pdl Mario Mauro e Giovanni La Via, che chiedono che accanto ai dati obbligatori si possa continuare ad apporre dati facoltativi per fornire informazioni a tutela ''sia del consumatore che del produttore''. La decisione di oggi dell'Europarlamento e' stata fortemente criticata anche da molti eurodeputati della Lega nord.
''L'abolizione del sistema di etichettatura facoltativa e' una misura assurda'', hanno sottolineato Oreste Rossi e Giancarlo Scotta'. ''Con il voto di oggi l'Europa fa un passo indietro di dieci anni'', ha aggiunto la leghista Mara Bizzotto. Anche l'eurodeputato dell'Idv Giommaria Uggias si e' detto contrario all'abolizione dell'etichettatura facoltativa, perche' ''e' fondamentale proteggere e tutelare il settore agroalimentare''.