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Studenti a laboratorio "Il Giardino della legalità"

Tavola rotonda in Regione Veneto sulle mafie nel Nordest

Redazione ANSA VENEZIA

(ANSA) - VENEZIA, 6 SET - Una ventina di studenti delle scuole medie superiori del Veneto hanno trascorso l'ultima settimana di vacanza estiva partecipando al campo-laboratorio "Il Giardino della legalità", sistemando a Campolongo Maggiore (Padova) il parco di quella che fu la villa di Felice Maniero, per un progetto di l'alternanza scuola-lavoro che si concluderà il 9 settembre con una festa aperta all'intera cittadinanza del centro del padovano a suo tempo noto per essere il cuore della Mafia del Brenta e che oggi ospita negli spazi confiscati a Maniero un incubatore di impresa dedicato ai giovani. Gli studenti sono stati ospitati oggi a palazzo ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, dove hanno partecipato ad una tavola rotonda sulle Mafie nel Nordest. "Questi giovani hanno dedicato una settimana ad affrontare le tematiche della legalità e della lotta alla mafia, temi al centro della Legge regionale 48 del 2012, per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso, lotta alla corruzione e la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile - ha spiegato Bruno Pigozzo vicepresidente del Consiglio regionale - Questi giovani sono un investimento anche per le Istituzioni" Dopo aver sottolineato la drammaticità dell'infiltrazione mafiosa nel Nordest, rammentando a titolo esemplificativo la cinquantina di incendi dolosi che in Veneto hanno colpito aziende del settore dei rifiuti nonché la comprovata presenza della malavita organizzata in comparti strategici come quello agroalimentare, Pigozzo ha ribadito come "il tema della legalità deve diventare pane quotidiano non solo nei comportamenti dei singoli, ma anche nell'attività di formazione ed educazione della scuola nonché in tutti gli ambiti della Pubblica Amministrazione se vogliamo che la lotta alla criminalità e all'illegalità diventi impegno e patrimonio di ciascun cittadino". A Pigozzo ha fatto eco la consigliera regionale Francesca Zottis (Pd) coordinatrice della tavola rotonda: "aver ospitato a palazzo Ferro Fini questo evento nell'ambito della settimana che questi ragazzi hanno dedicato discutendo e informandosi sulle mafie, la cultura della legalità, la lotta al crimine, significa che il Consiglio regionale è presente e attivo non solo in virtù della legge 48/2012 o con l'avvio dell'Osservatorio per il contrasto alla criminalità e alla mafia: il ruolo delle Istituzioni è decisivo per creare una cultura della legalità, del rispetto e della responsabilità". La Zottis, rivolgendosi ai giovani ha poi sottolineato come "la mafia è subdola, si trasforma con una velocità impressionante adeguandosi ai nuovi scenari, aggredendo però sempre i soggetti più deboli, compresi i piccoli imprenditori che magari a causa della crisi economica diventano facili prede anche nel nostro Nordest - ha ricordato l'esponente del Pd - La mafia si sconfigge con la cultura, si sconfigge giorno dopo giorno anche attraverso piccoli gesti quotidiani, piccole battaglie che possono fare la differenza". Nel corso del dibattito hanno preso la parola rappresentanti di Libera, i sindaci di Avviso Pubblico, dirigenti sindacali e dell'Arci.
    Davide Vecchiato, responsabile del progetto Il Guardino della legalità, ha concluso spiegando come "il percorso che abbiamo proposto a Campolongo Maggiore, grazie anche alla collaborazione di alcuni docenti e delle scuole coinvolte, ha portato a rianimare il parco dell'ex Villa Maniero, un parco che i ragazzi hanno risistemato e che sabato ospiterà la festa che coinvolgerà l'intera cittadinanza, lungo il cammino per imparare l'importanza dell'anti Mafia sociale, il valore fondante dell'impegno civico nella lotta e nella prevenzione alla criminalità e alle mafie di ogni genere". (ANSA).
   

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