(ANSA) - ROMA - Oltre 28 miliardi di euro in mancati introiti e spese aggiuntive per la sicurezza: tanto, secondo una stima del centro studi di Confcommercio, costa l'illegalità al commercio e ai pubblici esercizi. In particolare, l'abusivismo nel commercio e nella ristorazione costano 14,4 miliardi, la contraffazione 3,5 miliardi e beni per 3,7 miliardi sono sottratti dai taccheggiatori, per un totale di 21,5 miliardi. A questi la Confcommercio che, come ogni anno, oggi tiene la giornata 'Legalità mi piace!', somma i "costi della criminalità" tra ferimenti, polizze assicurative, spese difensive, che ammontano a 5,8 miliardi, e un miliardo per la cyber criminalità. Totale 28,4 miliardi, il 3,3% in più rispetto alla stima fornita lo scorso anno. Le perdite complessive annuali per l'illegalità, secondo il centro studi, ammontano al 6,4% del fatturato e del valore aggiuntivo, e mettono a rischio 181 mila posti di lavoro. "Agli imprenditori, come Confcommercio diciamo che siamo al loro fianco e che denunciare si deve, è un dovere morale e giuridico, si può, perché non si è soli, e conviene perché sottrarsi alla morsa della criminalità significa costruire sviluppo. Al governo e alle istituzioni chiediamo fermezza e determinazione contro ogni forma di illegalità, sostenendo l'azione delle forze dell'ordine e della magistratura attraverso un impegno preventivo e repressivo, con controlli serrati e pene certe". È l'appello del presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, nella giornata annuale 'Legalità mi piace!". "I reati diminuiscono ed è certamente una buona notizia, ma la percezione della criminalità resta alta e i costi economici dei fenomeni illegali a carico del terziario di mercato continuano ad aumentare indebolendo le prospettive di crescita del settore - afferma Sangalli, commentando i dati diffusi dell'ufficio studi -. Le perdite per le imprese del commercio e dei pubblici esercizi ammonteranno a circa 28 miliardi: il 3% in più rispetto al 2016 mettendo a rischio oltre 180mila posti di lavoro regolari". Rivolto agli imprenditori, Sangalli esorta: "Per vincere la battaglia contro abusivismo, contraffazione, estorsioni, usura, taccheggio, rapine, furti c'è una sola strada: promuovere e diffondere la cultura della legalità"
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