Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il 21/2 relazione finale su legislatura

Alla presenza tra gli altri dei ministri Minniti e Orlando

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA - Mercoledì 21 febbraio, alle ore 16, presso la sala Koch di palazzo Madama, la presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi presenta la Relazione conclusiva della XVII legislatura. Interverranno il presidente del Senato Piero Grasso, il ministro dell'Interno Marco Minniti, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho e il presidente di Libera don Luigi Ciotti.
    La Relazione, approvata il 7 febbraio scorso con il voto unanime di tutti i gruppi parlamentari, analizza l'evoluzione del modus operandi delle associazioni mafiose in Italia, il loro radicamento in ampi territori delle regioni centro settentrionali e le loro proiezioni internazionali. Il testo, viene ricordato, "sottolinea la pervasività di un potere criminale che non rinuncia all'esercizio della violenza quando è necessaria ma che ormai privilegia un metodo mafioso sempre più corruttivo collusivo, che fa leva sulle diffuse trasforma le vittime in complici". La Relazione inoltre "mette in luce i troppi varchi nel sistema legale e i pericolosi cedimenti al principio di legalità che si registrano in molti ambiti della vita pubblica e civile e sottolinea la necessità di sviluppare una nuova cultura dell'antimafia che diventi prassi costante delle istituzioni del Paese e impegno civile e culturale di tutta la comunità nazionale".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA