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Walter Palmer ammette l'uccisione di Cecil

Rilasciato su cauzione cacciatore che lo aiutò a uccidere Cecil

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Due persone sono state convocate per oggi, mercoledì, in tribunale nello Zimbabwe con l'accusa di aver ucciso illegalmente Cecil, il leone più famoso e vera e propria attrazione turistica del Parco nazionale Hwange. Lo annunciano in una nota congiunta la Zimbabwe National Parks and Wildlife Authority e la Safari Operators Association, sottolineando che i due - un cacciatore professionista e il proprietario di una fattoria - affronteranno l'accusa di caccia illegale. Il cacciatore professionista, Theo Bronchorst, avrebbe infatti attirato il leone in una fattoria al di fuori dei confini dell'area protetta, per permettere a un turista americano, Walter Palmer, di ucciderlo. Quest'ultimo è però ancora latitante: secondo la Zimbabwe Conservation Task Force avrebbe pagato 50mila dollari per uccidere l'animale e avrebbe già lasciato il Paese.

L'uomo, un dentista americano di 55 anni, Walter Palmer del Minnesota, ha riconosciuto di avere ucciso il leone, ma ha detto di ignorare che fosse protetto spiegando di essersi fidato del parere delle guide locali secondo cui la caccia era legale. Palmer, già condannato in passato per avere sparato ad un orso nero in Wisconsin, ha rilasciato un comunicato dopo essere stato identificato dalle autorità dello Zimbabwe. Mentre Palmer è ancora ricercato, gli altri due sono in arresto. Gli uomini rischiano fino a 15 anni di carcere.

E intanto lo Zimbabwe piange il suo leone più amato: Cecil, un esemplare di 13 anni, dalla caratteristica criniera nera, ucciso il primo luglio. I cacciatori, spiega il Telegraph, avrebbero attirato di notte con un'esca l'animale fuori dall'area protetta (dentro il parco gli animali non possono essere cacciati) e lo avrebbero ferito con arco e freccia. Il giorno dopo Cecil viene trovato ferito e viene finito con un fucile, per poi essere decapitato e scuoiato. I "trofei" di caccia sono stati confiscati. Ora si teme anche per i suoi cuccioli: dal momento che Cecil è morto, l'altro maschio dominante, Jericho, probabilmente ucciderà tutti i suoi discendenti. L'animale indossava dal '99 un collare Gps ed era parte di un progetto di ricerca dell'Università di Oxford.

La triste fine di Cecil ha monopolizzato anche il web. Su Petition Site è stata lanciata una petizione online che chiede giustizia e si appella al presidente Mugabe affinché fermi i permessi di caccia che consentono ai turisti di dedicarsi a questa attività. La pagina web dello studio dentistico di Palmer è stata inondata da insulti da attivisti e utenti del web indignati per l'accaduto. La petizione online ha raggiunto in poche ore quasi 300mila firme e chiede al presidente dello Zimbabwe di fermare il rilascio di permessi di caccia per uccidere animali che sono già a rischio in natura. Anche sui social network, Twitter in particolare, sono migliaia i post di indignazione degli utenti, non solo attivisti, e l'hashtag #CecilTheLion è schizzato in testa agli argomenti di tendenza. I profili social e la pagina web su Yelp dell'attività dentistica di Palmer sono stati presi di mira e ricoperti di insulti e vignette al vetriolo. Volantini e biglietti ingiuriosi sono stati recapitati anche sulla porta di ingresso dello studio di Palmer, a Bloomington nel Minnesota

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