Si è concluso con un nulla di
fatto il nuovo round di negoziati sulla crisi del dinaro
tenutosi oggi a Bruxelles con la mediazione dell'Unione europea.
Lo rende noto il capo negoziatore del Kosovo Besnik Bislimi, che
ha definito l'incontro, il settimo su questo tema, "un
fallimento". La controparte serba è arrivata con nuove proposte
su questo tema e non con risposte, ha spiegato Bislimi, dicendo
di non aspettarsi altre riunioni su questo dossier.
All'incontro hanno partecipato anche l'inviato speciale
dell'Ue per il dialogo Belgrado-Pristina, Miroslav Lajçak, e il
capo negoziatore della Serbia, Petar Petkovic.
La cosiddetta crisi del dinaro è stata innescata dal nuovo
regolamento della Banca Centrale del Kosovo sulle operazioni di
cassa, entrato in vigore il primo febbraio, secondo il quale
l'euro sarà l'unica valuta per effettuare pagamenti in contanti.
La decisione ha suscitato le proteste di Belgrado, che paga
stipendi, pensioni e aiuti aggiuntivi nella valuta serba, il
dinaro, ai serbi del Kosovo. Domenica scorsa è terminato il
periodo transitorio concesso Banca Centrale del Kosovo (Cbk) per
l'attuazione semplificata del regolamento. In questo lasso di
tempo, non sono state applicate sanzioni per eventuali
violazioni delle nuove norme ed è stato messo in atto un piano
informativo per spiegarne il significato e obiettivo.
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