In Kosovo cresce il malcontento
della locale popolazione serba, sempre più in difficoltà
nell'ottenere pagamenti in dinari dopo la decisione di Pristina
di dichiarare l'euro dal primo febbraio scorso unica valuta per
operazioni e pagamenti in contanti. Una misura questa che mette
al bando il dinaro serbo, in circolazione nelle zone del Kosovo
abitate da serbi, che ottengono regolarmente
dall'amministrazione serba a Belgrado i pagamenti di salari,
pensioni, sussidi vari, tutti in dinari serbi.
L'euro è in circolazione in Kosovo per convenzione dal 2002.
Da giorni si registrano file di serbi agli sportelli di banche e
uffici postali, nel tentativo di ottenere i pagamenti in dinari,
che vengono tuttavia negati. Le autorità kosovare hanno concesso
un periodo transitorio di tre mesi al massimo per consentire di
informare al meglio la popolazione serba sulle nuove misure, ma
alla frontiera vengono bloccati i veicoli che trasportano in
Kosovo dinari in contanti destinati ai pagamenti ai serbi. La
valuta serba si fa sempre più rarefatta e tanti serbi si
lamentano per le crescenti difficoltà nella vita quotidiana. In
molti dichiarano di essere costretti a varcare la frontiera e
recarsi in località del sud della Serbia per procurarsi i
dinari. Una situazione suscettibile di far crescere la tensione
interetnica con possibili nuove proteste di piazza. Ne sono
consapevoli i rappresentanti delle istituzioni internazionali,
che moltiplicano incontri e appelli alla calma, mentre Belgrado
continua a criticare la messa al bando del dinaro e a lanciare
strali contro la dirigenza di Pristina. Il comandante della
Forza Nato in Kosovo (Kfor), il generale turco Ozkan Ulutash, ha
incontrato nelle ultime ore gli ambasciatori dei Paesi Ue a
Pristina e il capo della missione europea Eulex, il generale
italiano Giovanni Pietro Barbano, per un esame della delicata
situazione. E' stato ribadito l'impegno di tutte le istanze
internazionali presenti in Kosovo a lavorare per favorire della
sicurezza e della stabilità nell'intera regione
Riproduzione riservata © Copyright ANSA