"Situazione di crisi in Medio
Oriente, Di Maio venga a riferire in aula. Dopo i terribili
attacchi dei terroristi di Hamas contro Israele, vero e proprio
atto di guerra, rischia di precipitare in maniera drammatica la
situazione di apparente stabilità del Medio Oriente. Oltre al
conflitto a Gaza, si è aperto un ulteriore fronte a Nord, con
colpi di artiglieria tra Israele e i terroristi di Hezbollah in
Libano". Così in una nota Paolo Borchia, europarlamentare della
Lega.
"Ovunque nell'intera area si registrano tensioni e si aprono
scenari inquietanti, a cominciare dall'Iran che non nasconde il
proprio sostegno ad Hamas e a chi vuole cancellare Israele. In
tutto questo, spicca la clamorosa assenza dalle scene delle
istituzioni Ue, non pervenute. Peraltro, l'Ue dallo scorso
giugno ha nominato un invitato speciale nel Golfo Persico, con
l'obiettivo esplicito di - testuali parole - 'rafforzare insieme
la nostra sicurezza e prosperità", spiega la nota.
"I Paesi del Golfo Persico potrebbero avere ruolo
importante per mantenere la stabilità nell'area, dove peraltro
già avevamo assistito a una normalizzazione dei rapporti tra
Israele e alcuni Paesi a seguito degli Accordi di Abramo. Cosa
sta facendo Luigi Di Maio? Quali iniziative diplomatiche sta
portando avanti l'inviato speciale, a nome dell'Ue? In una
situazione così delicata, è necessaria la massima chiarezza,
nell'interesse della sicurezza dei cittadini europei", conclude
Borchia.
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