"Come Pd - ricorda Toia in una nota - per settimane, dentro il gruppo dei Socialisti e Democratici, abbiamo costantemente lavorato e siamo riusciti a migliorare tutti gli aspetti più delicati della proposta e abbiamo ottenuto di più: più ampi margini sulle flessibilità riconosciute agli Stati membri, deroghe possibili per ragioni di fattibilità economica, tecnica e per mancanza di forza lavoro qualificata, aldilà di quelle già previste per edifici storici, protetti e di valore architettonico, svuotamento delle sanzioni e maggiore impegno sulle risorse che dovranno essere messe a disposizione".
"Quello di oggi in commissione Industria ed Energia - spiega Toia - è solo un passaggio: la prossima tappa sostanziale sarà quella dell'aula e nelle prossime settimane lavoreremo sugli altri aspetti dove è possibile migliorare la posizione iniziale del Parlamento che andrà ancora confrontata e negoziata con gli Stati membri. Portare a casa un risultato significa sedersi al tavolo e negoziare, una fase dopo l'altra. La destra intanto si metta d'accordo con sé stessa. Dice di voler frenare su tutto - conclude l'europarlamentare Pd - mentre è in una enorme e non spiegata contraddizione perché il loro governo ha già dato l'ok a un insoddisfacente impianto di proposte il 25 ottobre".
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