"Servono parole chiare sullo stato della democrazia in Europa, Ungheria e Polonia", ha esortato Pittella. Il capogruppo, per quanto riguarda i ragionamenti sul futuro istituzionale dell'Ue, si è detto inoltre "favorevole all'istituzione di un ministero europeo delle finanze, che non sia però un arcigno guardiano dei conti pubblici ma un ministro della crescita e del lavoro".
Sulla riforma del meccanismo di Dublino, infine, "non voteremo una riforma fake in cui l'impatto continui a essere scaricato sui Paesi di prima accoglienza".
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