Secondo Toia "rimangono due lezioni: la prima capire le ragioni sociali e culturali che fanno crescere gli antieuropeisti e dare risposte concrete e convincenti. La seconda: allargare l'area di influenza e di dialogo del Pse nel campo progressista. In ogni caso in queste elezioni l'Ue è stata al centro del dibattito e per questo sono sempre più convinta che all'appuntamento delle europee dovremo fare il massimo come partiti nazionali dell'area progressista e, accanto a questo, creare le premesse per una grande coalizione europeista di tutte le forze progressiste, democratiche, ambientaliste e liberali per governare l'Europa del domani".
L'Eurodeputata conclude sottolineando che "l'avvicinamento tra sovranisti e moderati del Ppe, incontro nel quale ciascuna forza pensa di prevalere sull'altra, avrà un esito pericoloso per l'Europa e ci richiede di allargare l'azione e l'iniziativa del nostro partito europeo, il Pse, verso le formazioni del campo europeista. In questo il Pd può dare un contributo prezioso".
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