Pittella si è detto convinto di poter riuscire a farsi eleggere presidente del Parlamento. "Vogliamo una larga convergenza che possa portare all'elezione di un presidente socialista", ha ribadito, annunciando che domani avrà incontri con i gruppi parlamentari Gue, Verdi e Alde. E escludendo una volta di più l'ipotesi di compromessi con i popolari per convergere su altri candidati.
Una candidatura vera, conferma dunque Pittella, anche se legata a quello che potrebbe succedere sul fronte del Consiglio europeo. "Certo, se entro inizio gennaio i leader socialisti con cui ho parlato mi portano un accordo scritto in cui si dice che il prossimo presidente del Consiglio europeo sarà socialista decideremo cosa fare", ha detto rispondendo a una domanda.
Durante la conferenza stampa convocata dopo la sua rielezione per acclamazione a capogruppo di socialisti e democratici, Pittella ha sottolineato la "compattezza" del gruppo S&D.
Ribadendo che tema chiave della sua candidatura è il supporto a un cambio di politiche economiche nel segno dell'opposizione all'austerità.
Interpellato sulla candidatura di un'altro italiano, il vicepresidente dell'Eurocamera Antonio Tajani, Pittella ha detto infine che il popolare "è una persona degna di stima e rispetto ed è anche un amico, ha tutte le caratteristiche per candidarsi ma non voglio interferire nelle scelte di un altro gruppo".
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