I camion delle imprese di
autotrasporto dell'Est Europa dovranno rientrare almeno una
volta ogni tre settimane nel proprio Paese, e restarci per
almeno tre giorni. E' una novità contenuta nel primo pacchetto
mobilità licenziato ieri dalla commissione Trasporti del
Parlamento europeo (che seguirà comunque ancora un iter di
diversi mesi). "Le imprese dell'est Europa non potranno più
dunque rimanere in pianta stabile nel nostro Paese facendo
concorrenza sleale alle nostre Pmi", spiega Daniela Aiuto,
eurodeputata M5s che fa parte della commissione, sottolineando
però che, "sebbene alcuni risultati siano stati raggiunti, non
possiamo ritenerci soddisfatti della votazione finale che poteva
sicuramente essere più ambiziosa e garantire maggiori tutele
alle imprese del settore".
Critico anche l'europarlamentare di Forza Italia Massimiliano
Salini, che parla di "un'Europa senza futuro, profondamente
divisa e sorda alle richieste di equità". Particolarmente
contestata dagli italiani è "l'esclusione del trasporto
internazionale dall'applicazione delle regole sul lavoro
distaccato", che avrebbe costretto le imprese ad applicare ai
lavoratori i salari previsti dal Paese in cui operano.
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