Il testo si basa sulla Settima Relazione triennale sulla coesione, pubblicata ad ottobre dalla Commissione Ue, a pochi mesi dalle proposte sul bilancio pluriennale dell’Ue per il post 2020 e per la riforma dei fondi strutturali, entrambe previste per maggio. Gli eurodeputati si dicono "preoccupati" per gli scenari illustrati qualche settimana fa dalla Commissione Ue, che prevedevano anche tagli del 25% o del 33% alla politica di coesione. Nel primo caso, solo il Mezzogiorno d'Italia beneficerebbe ancora dei fondi strutturali, mentre nella seconda ipotesi sarebbe esclusa l'intera Penisola insieme al blocco dell'Europa centro-occidentale.
Nella loro relazione, i parlamentari sottolineano anche che la politica di coesione resterà importante per affrontare le nuove sfide dell’Ue, come la sicurezza e l’integrazione dei migranti, ma "non ci si può aspettare che risolva tutte le crisi", coprendo anche "esigenze di finanziamento a breve termine".
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