Anche se "non necessariamente" questa situazione di rischio debba portare a un aumento delle tariffe nazionali per i consumatori, tutto dipende da "come tradurre in pratica questa ambizione di creare un mercato unico digitale".
In verità, ha sottolineato Recchi, "è un grande tema, tutto da normare" nonostante le proposte di Bruxelles, perché se è vero che "è ovvio che si andrà verso una 'no-roaming Europe', bisogna declinarla in modo che sia fattibile e sostenibile". Il roaming a livello Ue vale infatti 5mld di euro per gli operatori, ha ricordato il presidente di Telecom, quando questo invece "tende ad essere percepito come un servizio universale garantito, dimenticandosi che dietro ci sono società, infrastruttre, persone e tecnologie che devono fare forti investimenti".
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