La proroga del termine di vendita di Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca Etruria, Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara e Nuova Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, è stata richiesta dall'Italia, precisa la Commissione, e dovrebbe contribuire alla conclusione positiva della loro vendita che è in corso in un processo che deve essere "aperto e non discriminatorio". Le quattro banche ponte sono state create lo scorso novembre quando Bankitalia, l'autorità di risoluzione italiana, ha messo in liquidazione Banca delle Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti. Il fondo italiano di risoluzione ha quindi dato 3,6mld di aiuti di stato, con l'approvazione di Bruxelles, per coprire la differenza tra gli attivi e passivi e per capitalizzare le banche ponte, più ulteriori garanzie di stato per circa 400mln. Per limitare le distorsioni della concorrenza, l'Italia si è quindi impegnata a mantenere in vita le banche ponte solo per un periodo limitato di tempo. Ora, con l'estensione dei tempi di vendita, Roma ha fornito a Bruxelles ulteriori impegni e ha assicurato che non verranno forniti nuovi aiuti di stato.
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